sábado, 16 de febrero de 2013

Noto




Noto, circa 24.000 abitanti, si trova in provincia di Siracusa e dista dal capoluogo 32 km. Il Comune si trova nella parte sud ovest della provincia ai piedi dei monti Iblei. La sua costa, fra Avola e Pachino, dà il nome all'omonimo golfo. I 550,86 km² di estensione fanno di Noto il più grande Comune della Sicilia e il quarto d'Italia.


Noto fa risalire le sue lontane origini alla civiltà del Castelluccio, all’epoca che precede l’arrivo dei coloni greci in Sicilia. Infatti, l'antica Neas sarebbe stata fondata da popolazioni sicane, all'epoca della caduta di Troia, sul colle della Mendola. Caduta nelle mani dei conquistatori siracusani che la ribattezzarono Neathon, la città assimilò costumi e culto ellenici, e fu elevata a sede di gymnasium. Passata sotto il dominio romano, prese il nome di Nethum come città federata, in epoca imperiale fu dichiarata municipium latino, una singolare condizione che procurò alla città notevoli privilegi, tra cui quello di potersi governare con proprie leggi. Conquistata dagli arabi, che ne fecero una roccaforte munitissima, prese il nome attuale e fu capitale di una delle tre valli (Val di Noto, Val di Démona e Val di Mazara) in cui essi avevano suddiviso la Sicilia. Dopo due secoli di dominio musulmano, nel 1090, Noto trattò la resa con Ruggero. La storia di Noto, però, oltre che dagli uomini è segnata dalla natura: nel 1693, infatti, fu distrutta dal terremoto che colpì l'intera Sicilia Sud orientale. Dopo il devastante terremoto del 1693 Noto viene integralmente ricostruita con un impianto urbanistico innovativo, nel quale è possibile individuare due precise città: una caratterizzata dalla presenza di due piazze che definivano i luoghi del potere e delle istituzioni e l’altra, sulla spianata alta del colle e con maglia a scacchiera, sede del popolo.

Il turismo si è particolarmente sviluppato in seguito all'ingresso della città nel patrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO, che ha reso famosa l'architettura netina in tutto il mondo. Con le sue bellezze architettoniche e culturali, Noto rappresenta l'emblema della ricchezza e dello sfarzo nell'epoca barocca in Sicilia. Tra le attrazioni principali si trovano i palazzi, i santuari e le rovine di antiche città come la prima subcolonia siracusana, Eloro, che dà il nome all'antichissima Via Elorina, e la stessa Noto Antica, dove è possibile ammirare i resti della città, ancora ricca di testimonianze storico-architettoniche dei periodi antecedenti l'anno del grande terremoto di cui sopra. Nella Noto odierna, il giardino di pietra, pensato e progettato come salotto barocco del clero e dell'aristocrazia terriera secondo la moda urbanistica dell'epoca, spiccano fra gli altri, la chiesa di San Francesco all'Immacolata, la chiesa di Santa Chiara, il monastero del SS. Salvatore, la CattedralePalazzo Ducezio, Palazzo Nicolaci di Villadorata, l'Arco di trionfo, Palazzo Trigona di Cannicarao, ma anche le magnifiche spiagge e la riserva naturale dell’Oasi di Vendicari. Quest'ultima si caratterizza per la varietà faunistica e botanica e per i segni che la storia ha lasciato sul suo territorio, quali la Torre sveva edificata nel XIV secolo ed un impianto romano per la lavorazione del pesce. L'attrattività turistica può contare anche sulla vicinanza al mare e sulle sinergie attivabili con il fiorente settore agricolo le cui tipicità, primo fra tutti il vino, sono il simbolo della tradizione eno-gastronomica locale. Le campagne netine danno, infatti, origine a ben due D.O.C. per il vino (Eloro e Val di Noto) e ad una D.O.P. per l'olio (Monti Iblei).

Se nel XIX secolo Noto era la principale zona di produzione vinicola di tutta la Sicilia e sede della Regia cantina sperimentale, nel 2003, a testimoniare l'importanza del ruolo sempre attuale che il Comune svolge nel settore, è stata istituita la "Strada del Vino" della Val di Noto, un itinerario tra le più importanti aziende vitivinicole della zona, ma anche un percorso alla scoperta delle risorse che questo territorio ricco di storia, cultura ed attrazioni naturalistiche offre. L’ampio e variegato territorio di Noto, caratterizzato dalla presenza di alture, colline, pianure e coste, è attraversato dal fiume Tellaro e dal torrente Asinaro, o degli Oleandri. Il visitatore viene attratto dal clima mite, la sabbia dorata e un mare cristallino, considerato il più pulito d'Italia e dai rilievi paesaggistici, come l'Alveria, il Finocchito e il Castelluccio.